venerdì 16 dicembre 2016

D-Ice [MINION]

Titolo: D-Ice
Autore: Samantha Baldin
Pagine: 32
Prezzo: GRATUITO
215 lavora come Archivista al Palazzo del Rinnovo in una Milano distopica e grigia dove il culto degli Anunnaki del pianeta Nibiru ha unito religione e scienza.
Il compito di un Archivista è quello di collegarsi alla Cloud e monitorizzare i sogni registrati dallo ScanDream perché ritenuti pericolosi e sbagliati. Quando 215 trova delle anomalie, cancella il sogno.
Durante l’analisi di un caso, il soggetto indagato sembra frequentare uno strano luogo dove si “spaccia” il D-ICE. 215 non ha dubbi: lo segnala come mente corrotta da sottoporre al lavaggio. Quando cerca di scollegarsi, qualcosa va storto.
Le sue certezze inizieranno a vacillare portandola verso una nuova verità, nascosta dalla coltre di nubi come il vero cielo.

Scarabocchio: Non sono mai stata una grande amante dei racconti brevi. Trovo che siano molto limitativi e che sia fin troppo facile incappare in problematiche quasi banali. 
In questo periodo però, ho voluto fare un tentativo e mi sono scaricata un pò di roba. Alcuni racconti, come questo, sono veramente piccini mentre altri sono un pò più corposi ma tutti hanno meno di cento pagine. 

D-Ice è stata una lettura sorprendente. Certo, ci sono sempre i soliti inconvenienti sulla lunghezza e quindi sullo svolgimento della storia ma di base, c'è del potenziale. 

215 è un'Archivista e ama la sua vita. Ama Nibiru e la nuova vita che ha donato loro ma ama decisamente meno chi trasgredisce le regole sognando cose proibite e la guardia troppo zelante che sembra avercela con lei. Tutto però sembra andare nel verso corretto, fino al giorno in cui vede la realtà ma sarà troppo tardi. 

Ci sono degli spunti molto interessanti, il mondo creato è molto più intricato di come ci viene raccontato in queste righe e veramente, mi spiace che non sia stato sviluppato di più. Altre venti pagine avrebbero fatto la differenza, le avrei lette con piacere. 

Il tocco particolare che ho più apprezzato è il finale non detto, che tutti sappiamo ma che possiamo solo immaginare perchè Samantha preferisce non approfondirlo. Non dico che è un tocco di vera classe ma è quel "vedo non vedo" che adoro perchè mi lascia quella vaga speranza di poter cambiare ancora le carte in tavola e donare a 215 un futuro migliore.

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